cookie policy

Cookie Policy

privacy policy

Privacy Policy

Parte del materiale contenuto in questo blog è stato scaricato da internet. Nel caso l'uso che qui ne facciamo violasse i diritti dei legittimi proprietari siamo pronti, dietro segnalazione, a toglierlo immediatamente. Li ho messi al fine di rendere a noi più visibile ogni argomento.

giovedì 25 febbraio 2010

I grandi Maestri - Carlo Fugazza


Carlo Fugazza (Milano, 4 novembre 1951) è un karateka e Maestro di Karate italiano, uno dei maestri di karate tradizionale italiani più titolati ed importanti. Inizia la pratica del Karate nel 1968 e la sua bravura in questa disciplina lo porta ad ottenere la cintura nera solamente un anno dopo. Fugazza è allenato direttamente dal Maestro Hiroshi Shirai, uno dei migliori esponenti del karate tradizionale al mondo. Dopo appena 4 anni di pratica, nel 1971, diventa istruttore e nel 1975 Maestro, la personalità più alta nel Karate-do, un maestro anche nello spirito oltre che nella tecnica.
Altri importanti titoli sono il raggiungimento, nel 1986, del VI dan ,nel 1996 del VII dan e nel 2012 del VIII dan che tuttora conserva. A livello agonistico può vantare importantissimi titoli sia come atleta sia come allenatore.
Ai mondiali del 1973, disputati a Tokyo, ottiene 2 medaglie di argento, una nel kata e una nel kumite. Altri due secondi posti li conquista due anni dopo, nel 1975 a Los Angeles, sempre nei mondiali, nelle specialità di kata individuale e a squadre. Dopo i numerosi successi come atleta, diviene allenatore della FITAK, allenando la nazionale maschile di kata.
Nel 1990 ha coronato la sua carriera di allenatore portando la squadra maschile di kata FITAK alla vittoria del campionato del mondo WUKO, riuscendo a piazzarsi davanti ai nipponici per la prima volta nella storia. In base a questi risultati è chiaro che il Maestro Carlo Fugazza si può considerare il più grande insegnante italiano di kata tradizionale.
Nel 1991 ritorna ad allenarsi con il Maestro Shirai iscrivendosi alla FIKTA, ricongiungendosi così al suo insegnante originario. Anche qui, comunque, allenò la squadra nazionale della FIKTA fino al 1996.
Tuttora è albitro nazionale e docente del corso istruttori/maestri, fa parte della commissione tecnica della FIKTA e allena un gruppo di cinture nere III - IV - V dan (tra i quali anche il nostro Maestro Alessandro Caizzo) a Milano e annualmente tiene uno stage che attira praticanti di Karate da tutta la Lombardia e non solo.
Recentemente ha subito un intervento chirurgico all'anca per via di problemi alla cartilagine.
E' anche un insegnante dell'ISI (Istituto Shotokan Italia) 

martedì 23 febbraio 2010

I grandi Maestri - Hiroshi Shirai


Hiroshi Shirai (Nagasaki, 31 luglio 1937) è un karateka e maestro di Karate giapponese. IX dan è comunque considerato uno dei maestri più preparati al mondo nel Karate di stile Shotokan.
E' il fondatore dell'Istituto Shotokan Italia, un'ente morale della FIKTA per lo studio dello Shotokan. Il maestro Shirai tiene ancora allenamenti insieme al Maestro Carlo Fugazza ed è esaminatore della FIKTA per il passaggio di dan.
Nel 1955 inizia la pratica del Karate sotto la guida dei celebri Maestri della JKA: Nakayama, Nishiyama e Kase. Questo può essere considerato l'inizio del percorso formativo di Sensei Hiroshi Shirai.
Nel 1957, dopo soli 2 anni, ottiene il I dan.
Nel 1959 consegue il II dan e si qualifica al primo posto nei campionati universitari.
L'anno successivo inizia il corso per Maestro alla JKA, tra i suoi Maestri di corso figurano: Nakayama, Nishijama, Kase e Sugiura.
Nel 1961 ottiene la qualifica di istruttore e conquista il III dan, si qualifica secondo ai campionati e l'anno successivo riuscì a qualificarsi primo.
Nel 1963 diventa Maestro.
Conquista il V dan nel 1964
Nel 1965 assieme ad altri importantissimi maestri, svolge stage e dimostrazioni in tutto il mondo. In Italia contribuirà a formare e diffondere un nuovo spirito e ad animare una passione, quella delle arti marziali, istruendo Maestri che tutt'ora sono attivi a livello mondiale.
Nel 1966 fonda la AIK (Associazione Italiana Karate)
Nell'anno 1969 ottiene il VI dan.
L'anno successivo fonda la celeberrima FE.S.I.KA (Federazione Sportiva Italiana Karate) che riporta numerosissimi risultati a livello nazionale, europeo e mondiale.
Nell'anno 1974 ottiene il VII dan.
Nel 1979 fonda l'I.S.I. (Istituto Shotokan Italia)
Nel 1986 ottiene l' VIII dan.
L'anno successivo assieme ad altri maestri fonda la F.I.K.T.A. (Federazione Italiana Karate Tradizionale & discipline affini). E' anche direttore tecnico della medesima società.
Nel 1999 ottiene il IX dan e nel 2011 a Busti Arsizio ottiene il X dan proponendosi come una delle più importanti figure di spicco nell'ambito del Karate-do ancora viventi.


I grandi Maestri - Hirokazu Kanazawa


Hirokazu Kanazawa (3 maggio 1931) è un karateka e maestro giapponese. E' l'unico maestro vivente di stile Shotokan ad avere il X dan, E' considerato uno dei più grandi maestri di Karate mai esistiti.
La carriera sportiva di Kanazawa inizia con il Judo mentre frequenta la Nippon University. Un giorno gli capitò di vedere alcuni studenti di un'altra università che praticavano il Karate e fu molto colpito dalle loro tecniche. Si trasferì quindi alla loro università, la Takushoku University, una delle più attive nella disciplina del Karate.
Kanazawa divenne ben presto l'allievo prediletto dello scomparso Maestro Shotokan, Masatoshi Nakayama (X dan), ed è uno dei pochi fortunati (tuttora in vita) ad essersi allenato anche con Gichin Funakoshi. Dopo appena un anno e mezzo ha ottenuto il I dan ed il II dan dopo tre anni, superando così gli altri allievi con i quali aveva iniziato il corso.
Nel 1956 passò l'esame per il III dan e l'esame per Istruttore. Nel 1957 partecipò per la prima volta al torneo All Japan Karate Championships. In quell'occasione Kanazawa aveva un polso rotto e stava per rinunciare. Nel frattempo la madre era già in viaggio per venire a vederlo, quindi decise di partecipare ugualmente e riuscì a vincere tutti gli incontri. Da allora vinse il torneo per altre due volte consecutive.
Attualmente Kanazawa è il presidente e l'istruttore capo mondiale della più grande organizzazione di Karate Shotokan del mondo, la Shotokan Karate-do International Federation. Nell'aprile del 2000 è stato promosso al grado di X dan. Nonostante la sua fama e il successo, Kanazawa è una persona molto disponibile e carismatica e preferisce spendere la maggior parte del proprio tempo libero insieme ai propri studenti. E' anche II dan di Judo e pratica Tai Chi Chuan.


I grandi Maestri - Taiji Kase


Taiji Kase (Chiba, 9 febbraio 1929 - Parigi, 24 novembre 2004) è stato un karateka e maestro di Karate giapponese. Fu indubbiamente uno dei maestri più preparati e più conosciuti nell'ambito del Karate; ottenne i X dan, a conferma del suo immenso valore.
Inizia la pratica delle arti marziali a soli 6 anni. Kase tuttavia, non inizia con la pratica del Karate, ma con lo Judo. E' conosciuto come uno dei migliori combattenti per la sua abilità tecnica, la sua enorme velocità e la sua forza.
E' all'età di 15 anni che inizia a praticare il Karate alla scuola Shotokan di Tokyo. E' stato allievo diretto dei maestri Gichin e Yoshitaka Funakoshi.
Il maestro Kase fa la sua comparsa sulla scena europea nel 1965 e da quel momento, se si escludono i brevi periodi del soggiorno belga, è sempre vissuto a Parigi. In Europa viene subito apprezzato per le qualità sia umane che prettamente tecniche. La caratteristica principale del suo insegnamento è quella di distaccare completamente la pratica sportiva dal Karate-do. Il Karate è una via, un percorso di formazione e crescita che Kase intendeva insegnare secondo i precetti del suo maestro e fondatore del Karate. Era l'incarnazione dello spirito del Karate al quale ha dedicato tutta la sua vita e tutto sè stesso. Per i suoi atleti è l'espressione più alta del Karate Tradizionale: sono la rettitudine del suo comportamento, la sua lealtà e la sua profonda umanità che erano proprie di questo grande Sensei che lo fanno apprezzare da tutti i praticanti di Karate. 


I grandi Maestri - Masatoshi Nakayama


Masatoshi Nakayama (1913 - 15 aprile 1987) è stato un  karateka giapponese. Gran maestro di Karate Shotokan, allievo di Gichin Kunakoshi, è stato il fondatore della IKA (Japan Karate Association).
Nato nell'aprile del 1931 nella Prefettura di Yamaguchi, era discendente del clan Sanada, della regione di Nagano. I suoi antenati erano istruttori estremamente specializzati di Kenjutsu (l'arte della spada giapponese). Entrò all'Univarsità di Takushoku nel 1932, completando gli studi mentre nel frattempo si allenava con il Maestro Gichin Funakoshi e con uno dei suoi figli, Yoshitaka. Decidendo di dedicare la sua vita al Karate, dopo l'università partì per la Cina al fine di migliorare i suoi studi ed il suo addestramento. Rientrò in Giappone nel 1946. Nel 1949 fondò, insieme a Funakoshi, la Japan Karate Association.
Sviluppò, insieme agli istruttori di JKA, un metodo nuovo, razionale da insegnare. Suoi principali allievi furono Hiroshi Shirai, che andò a diffondere il Karate Shotokan in Italia, Keinosuke Enoeda, che andò in Inghilterra. Taiji Kase, che andò in Francia.


I grandi Maestri - Gigò Funakoshi


Gigò Funakoshi (1906 - 1945) è stato un karateka giapponese.
Fu il terzo figlio di Gichin Funakoshi (il fondatore del Karate stile Shotokan) ed è riconosciuto come l'iniziatore del Karate moderno.
Sebbene sia mancato in giovane età (appena quarantenne) Gigò Funakoshi ebbe una vasta influenza nella evoluzione in senso moderno del Karate stile Shotokan.
Mentre suo padre fu responsabile della trasformazione del karate da tecnica di combattimento ad arte marziale filosofica, Gigò fu il responsabile dello sviluppo di una tecnica di Karate che i giapponesi separano definitivamente dalle arti marziali di Okinawa, trasformandola e dandole una caratterizzazione tipicamente nipponica.


I grandi Maestri - Gichin Funakoshi



E' nato a Shuri il 10 novembre 1868 - è morto a Tokyo il 26 aprile 1957.
E' stato un karateka e maestro di karate giapponese. Fu tra i più conosciuti e apprezzati maestri di arti marziali; fu il fondatore dello stile Shotokan.
Gichin Funakoshi comincia la sua carriera di karateka sotto la guida di uno dei più illustri maestri del tempo: Anko Asato. La sua passione per il karate comincia quando da piccolo, verso i 12 anni, va spesso a giocare dal figlio più grande di Asato e si stupisce delle tecniche che il padre eseguiva nel giardino.
L'allenamento con il maestro era sempre durissimo, e molto spesso si svolgeva di notte, al solo chiarore di una lanterna.; qui Asato insegna a Funakoshi tutti i segreti del Karate. Nei primi tempi Funachoshi doveva eseguire centinaia di volte il singolo kata o la singola tecnica al fine di raggiungere la perfezione.
Funachishi era molto legato alle tradizioni tanto che, malgrado la situazione economica della famiglia, vuole studiare medicina, ma tra le regole per entrare in accademia, c'è quella di tagliare la crocchia. La crocchia era molto importante all'epoca, e così decide di lasciare medicina piuttosto che tagliarla. Comincia così un lavoro da insegnante alla scuola di Okinawa, e continuerà a farlo per oltre 30 anni. All'inizio del suo lavoro come insegnante Funakoshi conosce Anko Itosu, amico di Asato, che acconsente ad insegnarli la pratica del Karate, sempre sotto la guida di Asato. Le idee dei due maestri sono però piuttosto diverse, così come lo erano al tempo quelle di tutti gli altri maestri; non esisteva un sistema unificato del Karate, ed ognuno personalizzava il proprio stile in base alle proprie esigenze. Nel 1921 il Re del Giappone è in viaggio verso l'Europa e decide di far visita al piccolo distretto di Okinawa; qui durante la festa tenutasi per lui, incontra Funakoshi che esegue delle tecniche dimostrative. L'anno dopo a Kyoto è in corso una esposizione di arti marziali ed educazione fisica e Funakoshi viene mandato per rappresentare l'isola. Qui incontra Jigoro Kano che lo invita a tenere una dimostrazione nel suo dojo a Tokyo.  Kano è entusiasta delo stile mostratogli da Funakoshi e rivestendo una importante carica all'interno del ministero dell'educazione, lo invita a rimanere per divulgare la sua arte. Funaloshi, sentendo le parole di Kano, decide di rimanere a Tokyo per divulgare il Karate.; all'inizio alloggia in una camera di 10 mq, e fa il portinaio all'interno dello stesso palazzo. Il palazzo in questione è in realtà un pensionato per studenti, e quindi le possibilità di trovare allievi erano molte. Non riuscendo a vivere esclusivamente con lo stipendio di base, decide di chiedere in prestito una sala del palazzo inutilizzata e comincia così i primi corsi di Karate. All'inizio gli studenti sono molto pochi, ma nel giro di 2-3 anni il numero aumenta considerevolmente, e si cominciano a creare molti club di Karate, soprattutto fra le univarsità. Nacque così il dojo Shotokan, costruito a Okinawa, che significa "la casa nel fruscio della pineta". Shoto era infatti uno pseudonimo usato da Funakoshi quando, da giovane, scriveva poesie. Il dojo verrà distrutto nel corso della seconda guerra mondiale, e molti allievi moriranno. Nel dopoguerra però, alcuni degli allievi sopravissuti tornano e ricostruiscono il dojo, così che Funakoshi possa ricominciare ad insegnare. In quegli anni Funakoshi scrive molti libri sulla filosofia del Karate, ma il suo libro più importante sarà "Karate jutsu". Dopo la morte della moglie, torna a Tokyo all'età di 81 anni e scopre che molti suoi allievi lo aspettano per conferirgli la carica di presidente delle Japan Karate Association; è il 1949. Agli inizi del 1951 però, cominciano a nascere le prime divergenze di opinioni all'interno della federazione e alcuni maestri la lasciano. Il numero di allievi continua comunque ad aumentare. Gichin Funakoshi muore nell'aprile del 1957, all'età di 89 anni; sulla sua tomba fu scritto: "Nel Karate non attaccare mai per primo".   


mercoledì 17 febbraio 2010

I comandi

Saluto iniziale
  • Seiza: mettersi in ginocchio
  • Shomen ni rei: saluto al Fondatore del Karate
  • Sensei ni rei: saluto al Maestro
  • Kiritzu: ritornare in posizione eretta
Saluto finale
  • Seiza: mettersi in ginocchio
  • Mokuso: concentrazione su ciò che si è fatto 
  • Mokuso yamme: ritornare alla posizione precedente 
  • Shomen ni rei: saluto al Fondatore del Karate 
  • Sensei ni rei: saluto al Maestro 
  • Kiritzu: ritornare in posizione eretta
I comandi

  • Ich: uno
  • Ni: due
  • San: tre
  • Shi: quattro
  • Go: cinque
  • Roku: sei
  • Shichi: sette
  • Hachi: otto
  • Ku: nove
  • Ju: dieci
  • Misubi dachi: posizione naturale a piedi divaricati
  • Rei: saluto
  • Kamae: in guardia
  • Yammè: tornare in posizione di partenza
  • Kiai: grido
  • Tokui kata: kata favorito
In gara
  • Haime: iniziare
  • Ippon: punto
  • Wazaari: mezzo punto

Kumite

La parola Kumite è composta da kumi che significa incrociare e da te che significa mano. Assieme assumono il significato di allenameto con partner e quindi combattimento. Il Kumite è diviso in tre fasi principali: Kihon kumite, Jiyu Ippon kumite, Jiyu kumite.

Kihon Kumite serve a sviluppare le tecniche fondamentali in funzione del livello di abilità dell'allievo.
Gohon Ippon Kumite (Combattimento a cinque passi con contrattacco finale)
Sambon Ippon Kumite (Combattimento a tre passi con contrattacco finale)

Ippon Kumite serve a studiare tecniche offensive e difensive, ad allenare gli spostamenti ed a comprendere il "Maai" (distanza)

Jiyu Ippon Kumite Combattimento semi libero ad un passo, alternando l'attacco previa dichiarazione della tecnica

Jiyu Kumite Combattimento libero dove si possono usare tutte le tecniche liberamente. I colpi devono essere controllati per evitare eventuali danni all'avversario.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Karate

martedì 16 febbraio 2010

Kata

Il Kata significa "forma". Il Karate ha una vasta gamma di Kata che si differenziano nei diversi stili. Il Kata non viene considerato come un combattimento simbolico eseguito a vuoto, ma come un combattimento contro uno o più avversari. Gli elementi fondamentali per eseguire un buon kata sono: la tecnica, kime (contrazione muscolare), la potenza, l'espressività, il ritmo. E' importante finire il kata dal punto in cui si è iniziato.
Il "Bunkai" letteralmente significa "smontare" ed indica lo studio per l'applicazione pratica delle tecniche contenute nei kata.

I Kata:
Kata di base
  1. Taikyoku Shodan - Forte polo
  2. Heian Shodan - Mente pacifica 1
  3. Heian Nidan - Mente pacifica 2
  4. Heian Sandan - Mente pacifica 3
  5. Heian Yondan - Mente pacifica 4
  6. Heian Godan - Mente pacifica 5
  7. Tekki Shodan - Cavaliere di ferro 1
Kata di stile
  1. Bassai-dai - Assalto alla fortezza
  2. Kanku-dai - Scrutare il cielo
  3. Jion - Amore a Budda e riconoscenza
  4. Hangetsu - Mezza luna
  5. Empi - Volo di rondine
Kata di specializzazione
  1. Jitte - Dieci mani
  2. Tekki Nidan - Cavalire di ferro 2
  3. Gankaku - Gru sulla roccia
  4. Bassai-sho - Penetrare la fortezza
  5. Kanku-sho - Scrutare il cielo
  6. Tekki Sandan - Cavaliere di ferro 3
  7. Sochin - Forza e calma
  8. Unsu - Mani di nuvola
  9. Nijushiho - Ventiquattro passi
  10. Gojushiho-sho - Cinquantaquattro passi
  11. Gojushiho-dai - Cinquantaquattro passi
  12. Chinte - Mano straordinaria
  13. Meikyo - Specchio luminoso
  14. Ji'in - Tempio dell'amore di Budda
  15. Wankan - La corona del Re
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Karate

Kihon

Il Kion è un termine che indica le tecniche di allenamento base, di parata o di attacco, su cui si basa il Karate.
La parola kihon significa 'basilare' o 'rudimenti' ed è costituita da due parti. Ki, significa fondamenta o radici e hon che significa base o al piede della base.


Alcune tecniche di base

  • Hidari: sinistra
  • Migi: destra
  • Zenkutsu dachi: posizione frontale
  • Kokotsu dachi: posizione col peso sulla gamba posteriore
  • Kiba daci: posizione del fantino
  • Jodan: pugno al viso
  • Chudan: pugno frontale
  • Oi tsuki: pugno in associazione di gamba
  • Giaku tsuki: pugno in opposizione di gamba
  • Uraken uchi: pugno con il dorso
  • Kizami tsuki: pugno corto improvviso
  • Sambon tsuki: tre pugni consecutivi
  • Ren tsuki: due pugni consecutivi
  • Nukite: attacco con la punta delle dita
  • Shouto uchi: colpo con il taglio della mano
  • Mae empi: colpo con il gomito in avanti
  • Tate empi: colpo con il gomito verso l'alto
  • Yoko empi: colpo con il gomito laterale
  • Ushiro empi: colpo con il gomito all'indietro
  • Age uke: parata alta
  • Soto uke: parata dall'esterno all'interno
  • Uchi uke: parata dall'interno all'esterno
  • Gedan barai: parata bassa
  • Ude Uke: parata con l'avambraccio
  • Morote uke: parata rinforzata
  • Shoto uke: parata col taglio della mano
  • Mae geri: calcio frontale
  • Mawashi geri: calcio circolare
  • Yoko geri (a schiaffo Keage - diretto Kekomi): calcio laterale
  • Ushiro geri: calcio all'indietro
  • Uramawashi geri: calcio circolare inverso
  • Kizami geri: calcio frontale con gamba anteriore
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Karate

Gli stili del Karate


  • Shotokan, il più diffuso, deriva dal Maestro Funakoshi; prevede, oggi, molte varianti.

  • Shotokai, di Shigeru Egami, simile allo Shotokan ma molto morbido e senza agonismo.

  • Goju-Ryu, che nasce dal Naha-te, il cui primo Maestro fu Kanrio Higahonna. A raccogliere l'eredità di Higaonna e fondare lo stile fu il maestro Chojun Myagi.

  • Shorin-Ryu, scuola che deriva dallo Shuri-te trasmessa per tramite del maestro okinawense Chotoku Kian. Si può forse definire lo stile maggiormante presente sull'isola di Okinawa e più legato alla tradizione.

  • Shito-Ryu, elaborato dal maestro Mabuni.

  • Wado-Ruy, questo stile si basa sugli insegnamenti del maestro Hironori Otsuka.

  • Sankukai o Sankudo, si basa sulla leggerezza e l'accuratezza della tecnica ma anche sulla potenza dei colpi. Stile fondato da Yoshinao Nanbu.

  • Uechi-Ryu, fondato da Kanei Uechi in onore del padre Kanbun Uechi, è forse lo stile più antico del Karate.

  • Kyokushinkai, fondato dal Maestro Mas Oyama.

  • Ashihara, fondato da Hideyuki Ashihara nel 1980.

  • Enshin, fondato nel 1988 da Joko Ninomiya.

  • Shidokan, fondato da Yoshiji Soeno.

  • Seido Juku, fondato da Tadashi Nakamura nel 1976.

  • Seidokaikan, fondato da Kozuyoshi Ishii nel 1980.

  • Ryuei-Tyu, è uno stile che fu ideato da Norisato Nakaiama.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Karate

Il Karate

Il Karate è la più efficace e antica arte marziale di difesa, originaria dell'isola giapponese di Okinawa e trae origine dall'unione di due scuole-correnti marziali: il Te autoctono e il Kenpo cinese e prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa che prevede l'ausilio di armi tradizionali (Nunchaku, Katana) è strettamente collegata alla pratica del Karate. Attualmente viene praticato in versione sportiva e in versione arte marziale tradizionale per la difesa personale. Nel passato, era studiato e praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina.
Nato come arte marziale che insegna il combattimento e l'autodifesa, con il tempo il Karate si è trasformato in filosofia di vita, in impegno costante di ricerca del proprio equilibrio, in insegnamento a "combattere senza combattere", a diventare forti modellando il carattere, guadagnando consapevolezza e gusto nella vita, imparando la capacità di sorridere nelle avversità e di lavorare con determinazione e nel rispetto degli altri. Solo quando questo insegnamento verrà compreso appieno, sostengono i suoi estimatori, l'allievo potrà essere veramente libero e realizzato.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Karate

Il NiJu Kun del Maestro J. Funakoshi

1. Il Karate comincia e finisce col saluto
2. Il Karate è mai attaccare per primi
3. Il Karate è rettitudine, riconoscenza, perseguire la via della giustizia
4. Il Karate è prima di tutto capire se stessi e poi gli altri
5. Nel Karate lo spirito viene prima; la tecnica è il fine ultimo
6. Il Karate è lealtà e spontaneità; sii sempre pronto a liberare la tua mente
7. Il Karate insegna che le avversità ci colpiscono quando si rinuncia
8. Il Karate non si vive solo nel Dojo
9. Il Karate è per la vita
10. Lo spirito del Karate deve ispirare tutte le nostre azioni
11. Il Karate va tenuto vivo col fuoco dell'anima; è come l'acqua calda, necessita di calore costante o   tornerà acqua fredda
12. Il Karate non è vincere, ma è l'idea di non perdere
13. La vittoria giace nella tua abilità di saper distinguere i punti vulnerabili da quelli invulnerabili
14. Concentrazione e rilassamento devono trovare posto al momento giusto; muoviti e asseconda il tuo avversario
15. Mani e piedi come spade
16. Pensare che tutto il mondo può esserti avversario
17. La guardia ai principianti, la posizione naturale agli esperti
18. Il Kata è perfezione dello stile, la sua applicazione è altra cosa
19. Come l'arco sii espansione e velocità, cerca il rilassamento, la concentrazione, la dolcezza
        1. la postura ha due aspetti: vigore o morbidezza
        2. alterna decontrazione a contrazione
        3. solo due velocità, lento o esplosivo
20. Fai tendere lo spirito al livello più alto

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Karate